giovedì 14 gennaio 2021

STEP # EXTRA - Le cose nella letteratura

 

Copertina libro
Tutti abbiamo uno o più libri che, dopo averli letti, ci rendiamo conto di non essere più gli stessi, di essere cambiati perchè iniziamo a vedere le cose con occhi diversi, sotto un'altro punto di vista.

Bene, questo libro è per me uno di quelli.

Fahrenheit 451 è un romanzo di fantascienza di Ray Bradbury pubblicato per la prima volta il 19 ottobre del 1953. Il romanzo descrive una società futura in cui la dittatura impedisce di leggere e di possedere libri perché sono considerati un pericoloso strumento di libertà di pensiero.

 Il protagonista è Guy Montag, un vigile del fuoco che non spegne incendi ma brucia libri, perché nell’epoca in cui vive non è permesso leggere ma quest'ultimo ,dopo essersi impossessato di alcuni libri, inizia a scoprirne la vera bellezza. 

Questo cambiamento avviene anche grazie a Clarisse, una sua vicina di casa e che ragiona in maniera diversa dal resto della società e lo aiuta ad osservare la realtà sotto un altro punto di vista e proprio da qui inizia il lungo cambiamento e da un professore di nome Faber, assieme al quale darà la svolta decisiva alla sua vita. 
Quando però il capitano dei vigili del fuoco, Beatty, si accorge del cambiamento di Montag vanno ad incendiare proprio casa sua ed è così costretto a fuggire dopo aver ucciso Beatty e mentre, nel frattempo, scoppia una guerra e, sotto le indicazione del professor Faber, raggiunge un gruppo di persone che amano la lettura come lui; questi però non posseggono i libri ma li imparano a memoria per trasmetterli alle generazioni future, una volta che il mondo sarà libero dal regime dittatoriale.

Ruolo fondamentale per lo sviluppo della trama sono sicuramente i libri e la letteratura e ciò che rappresentano. Senza di essi in fatti il nostro protagonista sarebbe rimasto probabilmente per tutta la vita nell'ignoranza creata dal regime dittatoriale tra la popolazione, senza mai rivendicare i propri diritti.

La libertà della lettura e quindi dell'informazione è importantissima poiché è quella che fornisce le basi per poter sviluppare una propria idea sulle cose.

mercoledì 13 gennaio 2021

STEP #28 - La sintesi finale

Eccoci qua, siamo arrivati alla fine del lungo percorso legato al nostro strumento; mentre questo però sarà per me una fine, per voi, cari lettori, sarà l’inizio di un’avventura alla scoperta del nostro fantastico strumento: l’ondametro.

Esempio di ondametro più moderno
L’ondametro (da onda e -metro) è uno strumento della radiotecnica, branca dell’elettronica che studia le onde hertziane per le telecomunicazioni, utilizzato per misurare la lunghezza d’onda delle onde radio emesse oppure quella corrispondente alla frequenza di lavoro di oscillatori di radio frequenza. Esso può essere quindi categorizzato negli strumenti elettronici per misurare la frequenza (e di conseguenza anche la lunghezza d’onda) insieme ai frequenzimetri e si suddivide a sua volta in due categorie di ondametro: ad assorbimento e ad eterodina. 

Per utilizzare il nostro strumento basta semplicemente avvicinarlo al circuito risonante in esame e regolare il primo condensatore fino a quando il circuito dell’ondametro non risulta accordato sulla stessa frequenza dell’altro circuito, che potremmo leggere da un quadrante. Tutto questo è possibile grazie al principio fisico su cui si basa il nostro strumento, ovvero quello della risonanza elettrica che si manifesta ad una frequenza f0 in cui la reattanza capacitiva e quella induttiva sono uguali in modulo e pertanto fanno oscillare l’energia tra i loro campi rispettivamente elettrico e magnetico; 

Anche se l’utilizzo, però, sembra così facile ci sono varie normative IEC e CEI che regolano il suo utilizzo, tra queste in particolare citiamo l’IEC 617-1 contenente il simbolo del nostro strumento ovvero un cerchio contenente la lettera greca λ che in fisica rappresenta la lunghezza d’onda. 

Andiamo ora ad analizzare la struttura del nostro strumento, che sarà possibile vedere anche in sezione qui. Molti, in particolare, sono i componenti che vanno a costituire il glossario del nostro strumento, troviamo ad esempio: bobine, commutatori, condensatori e il diodo, un rilevatore elettronico a cristalli di germanio di tipo p e n, importanti oggetti di studio della chimica e sicuramente,  uno dei materiali più interessanti che possiamo trovare tra gli altri materiali presenti, tra cui legno, ottone e ebanite. 

John Ambrose Fleming
Come possiamo vedere da queste ultime righe sono molte le parole complicate legate al nostro strumento, possiamo infatti trovarne addirittura una o più per ogni lettera dell’alfabeto. Parallelamente ci sono anche molti numeri ricollegabili all’ondametro, due numeri importanti tra questi sono sicuramente 1904-1910, gli anni in cui viene fatta risalire l’invenzione del nostro strumento da parte di John Ambrose Fleming (1849-1945) un elettrotecnico e radiotecnico inglese. Ma è solo a partire dal 1920 che il nostro strumento inizia a diffondersi, come possiamo constatare dal grafico di Ngram Viewer, insieme anche ai primi brevetti, in particolare negli Stati Uniti, e alle prime foto dello strumento. Partì così la produzione del nostro strumento da parte di alcune case costruttrici come la “Marcony Company Ltd.”, la “Muirhead&C” e l’Allocchio, Bacchini &Co (marchio) di cui possiamo vedere anche una pubblicità raffigurante l’ondametro e una lista di altri prodotti venduti all'epoca.

Nonostante il suo grande impiego pratico, anche se al giorno d’oggi purtroppo è stato surclassato da altri strumenti, l’ondametro appare anche in campi legati al mondo dell’arte e della letteratura. Molti infatti sono i libri e le riviste di elettronica che ne parlano, ma è possibile trovarlo anche stilizzato sotto forma di fumetto. Per quanto riguarda ciò che il nostro strumento va ad analizzare, ovvero le onde, possiamo trovarle anche nei francobolli e addirittura in un mito della mitologia cristiana ed ebraica troviamo la presenza degli elettroni. 

Con questo breve, anche se non molto breve preambolo, vengono così racchiuse tutte le informazioni e le curiosità che potrete trovare all'interno di questo blog. Creandolo ho capito sicuramente due cose: per primo la peculiarità di questo strumento e secondo che nella vita non si smette mai di imparare e scoprire cose nuove.

Buona lettura.


lunedì 11 gennaio 2021

STEP #27 - La mappa concettuale




 

STEP #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

Nonostante il nostro strumento venga utilizzato principalmente in campo elettronico possiamo riscontrare fenomeni appartenenti anche ad altre branche della scienza. In particolare, dal punto di vista chimico, andremo ad analizzare un componente molto importante: il diodo;

Il diodo ideale è un bipolo, cioè un componente elettronico passivo non lineare a due terminali, che permette al flusso di corrente elettrica di scorrere in una direzione e di bloccarla nell'altra. 

I principali elementi chimici usati per i diodi sono il silicio ed il germanio i cui atomi hanno 4 elettroni nell'orbita più esterna e cristallizzando si dispongono in una struttura cubica o tetraedica. Questa struttura è  tale che ogni atomo componente il cristallo "vede" altri quattro atomi e ciascuno di questi, condividendo un elettrone, si comportano come se avessero nell'ultima orbita un ottetto di elettroni; 

Se il cristallo viene successivamente drogato con atomi aventi 3 elettroni nell'ultima orbita si avrà una mancanza di un elettrone per completare l'ottetto cioè si avrà una lacuna, o buco di carica, che si sposta nel cristallo: un cristallo di silicio o germanio drogato con atomi pentavalenti sarà definito semiconduttore di tipo n, mentre se drogato con atomi trivalenti di tipo p.

 Nel diodo troviamo un cristallo di tipo p ed uno di tipo n uniti assieme a formare una giunzione. I due cristalli n e p sono elettricamente neutri, ma formando la giunzione gli elettroni in eccesso dovuto agli atomi pentavalenti diffondono nel cristallo p e le lacune o buchi diffondono da p ad n. Questo processo rapidissimo si ferma quando si crea fra due cristalli un campo elettrico da opporsi ad un ulteriore diffusione, cioè si è stabilita una differenza di potenziale fra i due cristalli. In particolare se i cristalli n e p si trovano a temperature diverse, il diodo funziona da generatore (effetto Seebek) e il fenomeno è reversibile: facendo passare corrente nella giunzione una parte si riscalda e l'altra di raffredda (effetto Peltier).



venerdì 8 gennaio 2021

STEP #25 - Cose personali

I tre oggetti che ho scelto per rappresentare la mia esperienza personale e tre momenti della conoscenza sono oggetti legati al mio percorso scolastico e alla costruzione della mia carriera:

  • Memoria del passato(memento): Questo astuccio mi accompagna fin dal primo anno di superiori, si possono infatti vedere le innumerevoli scritte che lo caratterizzano, e, possiamo quasi dire che racchiude momenti e persone dei miei ultimi anni.


  • Oggetto del presente(utensile): La mia calcolatrice scientifica sicuramente rappresenta uno strumento del mio fare attuale:l'università. Risulta infatti un oggetto fondamentale per il mio percorso universitario; mi aiuta a risolvere calcoli e operazioni più complesse, e ad andare, così, avanti nel mio percorso.

  • Oggetto del futuro(feticcio): Ho deciso di scegliere questo planisfero acquistato in un negozionetto sul Pier 39 a San Francisco durante il viaggio più bello della mia vita in America. Su questa mappa infatti segno tutte le mie mete, e, spero un giorno di poterla riempire e realizzare così il mio sogno di visitare più posti possibili nel mondo.



STEP #24 - Le parole nella storia


 Grazie al sito Ngram Viewer siamo riusciti a tracciare dei grafici storici relativi ai termini: electronics, radio waves, wavemeter ('elettronica, onde radio, ondametro');

Partiamo dall'analisi del grafico relativo al nostro strumento: come possiamo vedere infatti il nostro strumento non risulta essere d'uso comune ai giorni d'oggi ma presenta un picco nel periodo compreso tra la sua scoperta(1904-1910) e il 1935 circa.

Per quanto riguarda invece gli altri due grafici che riguardano, il primo, il suo settore di competenza, e, il secondo, l'oggetto che il nostro strumento va ad analizzare, possiamo notare come nel periodo di utilizzo dell'ondametro non siano ancora molto diffusi, probabilmente a causa delle poche scoperte scientifiche che c'erano state all'epoca, per poi iniziare a essere citati maggiormente negli anni successivi.


giovedì 7 gennaio 2021

STEP #23 - La normativa

Per poter utilizzare al meglio il nostro strumento, e, anche i relativi strumenti di misura legati al mondo dell'elettronica ci sono prima delle normative che vanno analizzate e seguite:
  • IEC 617-1: "Contiene un indice generale con un elenco alfabetico dei segni grafici di tutte le parti", tra cui il nostro ondametro.(1998)
  • CEI 211-7: "Guida per la misura e la valutazione dei campi elettromagnetici nell'intervallo di frequenza 10 kHz-300 GHz, con riferimento all'esposizione umana." (2001)
  • CEI 211-10: "Fornisce gli strumenti e indica i metodi per la valutazione preventiva del campo elettromagnetico (CEM) irradiato dalle Stazioni Radio Base (SRB) e delle sistemi Punto-MultiPunto (PMP)." (2002)
  • CEI 211-6  "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz-10 kHz, con riferimento all'esposizione umana" (2001)

STEP # EXTRA - Le cose nella letteratura

  Copertina libro Tutti abbiamo uno o più libri che, dopo averli letti, ci rendiamo conto di non essere più gli stessi, di essere cambiati p...