mercoledì 13 gennaio 2021

STEP #28 - La sintesi finale

Eccoci qua, siamo arrivati alla fine del lungo percorso legato al nostro strumento; mentre questo però sarà per me una fine, per voi, cari lettori, sarà l’inizio di un’avventura alla scoperta del nostro fantastico strumento: l’ondametro.

Esempio di ondametro più moderno
L’ondametro (da onda e -metro) è uno strumento della radiotecnica, branca dell’elettronica che studia le onde hertziane per le telecomunicazioni, utilizzato per misurare la lunghezza d’onda delle onde radio emesse oppure quella corrispondente alla frequenza di lavoro di oscillatori di radio frequenza. Esso può essere quindi categorizzato negli strumenti elettronici per misurare la frequenza (e di conseguenza anche la lunghezza d’onda) insieme ai frequenzimetri e si suddivide a sua volta in due categorie di ondametro: ad assorbimento e ad eterodina. 

Per utilizzare il nostro strumento basta semplicemente avvicinarlo al circuito risonante in esame e regolare il primo condensatore fino a quando il circuito dell’ondametro non risulta accordato sulla stessa frequenza dell’altro circuito, che potremmo leggere da un quadrante. Tutto questo è possibile grazie al principio fisico su cui si basa il nostro strumento, ovvero quello della risonanza elettrica che si manifesta ad una frequenza f0 in cui la reattanza capacitiva e quella induttiva sono uguali in modulo e pertanto fanno oscillare l’energia tra i loro campi rispettivamente elettrico e magnetico; 

Anche se l’utilizzo, però, sembra così facile ci sono varie normative IEC e CEI che regolano il suo utilizzo, tra queste in particolare citiamo l’IEC 617-1 contenente il simbolo del nostro strumento ovvero un cerchio contenente la lettera greca λ che in fisica rappresenta la lunghezza d’onda. 

Andiamo ora ad analizzare la struttura del nostro strumento, che sarà possibile vedere anche in sezione qui. Molti, in particolare, sono i componenti che vanno a costituire il glossario del nostro strumento, troviamo ad esempio: bobine, commutatori, condensatori e il diodo, un rilevatore elettronico a cristalli di germanio di tipo p e n, importanti oggetti di studio della chimica e sicuramente,  uno dei materiali più interessanti che possiamo trovare tra gli altri materiali presenti, tra cui legno, ottone e ebanite. 

John Ambrose Fleming
Come possiamo vedere da queste ultime righe sono molte le parole complicate legate al nostro strumento, possiamo infatti trovarne addirittura una o più per ogni lettera dell’alfabeto. Parallelamente ci sono anche molti numeri ricollegabili all’ondametro, due numeri importanti tra questi sono sicuramente 1904-1910, gli anni in cui viene fatta risalire l’invenzione del nostro strumento da parte di John Ambrose Fleming (1849-1945) un elettrotecnico e radiotecnico inglese. Ma è solo a partire dal 1920 che il nostro strumento inizia a diffondersi, come possiamo constatare dal grafico di Ngram Viewer, insieme anche ai primi brevetti, in particolare negli Stati Uniti, e alle prime foto dello strumento. Partì così la produzione del nostro strumento da parte di alcune case costruttrici come la “Marcony Company Ltd.”, la “Muirhead&C” e l’Allocchio, Bacchini &Co (marchio) di cui possiamo vedere anche una pubblicità raffigurante l’ondametro e una lista di altri prodotti venduti all'epoca.

Nonostante il suo grande impiego pratico, anche se al giorno d’oggi purtroppo è stato surclassato da altri strumenti, l’ondametro appare anche in campi legati al mondo dell’arte e della letteratura. Molti infatti sono i libri e le riviste di elettronica che ne parlano, ma è possibile trovarlo anche stilizzato sotto forma di fumetto. Per quanto riguarda ciò che il nostro strumento va ad analizzare, ovvero le onde, possiamo trovarle anche nei francobolli e addirittura in un mito della mitologia cristiana ed ebraica troviamo la presenza degli elettroni. 

Con questo breve, anche se non molto breve preambolo, vengono così racchiuse tutte le informazioni e le curiosità che potrete trovare all'interno di questo blog. Creandolo ho capito sicuramente due cose: per primo la peculiarità di questo strumento e secondo che nella vita non si smette mai di imparare e scoprire cose nuove.

Buona lettura.


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